Non per concentrarci sempre sullo stesso problema, per carità, anzi, proprio per cercare di andare oltre lasciandocelo pian piano alle spalle, facciamo un piccolo bilancio di quanto accaduto nel 2020 e in questa prima metà del 2021 nel mondo delle traduzioni.
I primi mesi del 2020 sono stati uno shock ma, inaspettatamente, con la riapertura di maggio il lavoro ha ricominciato a fluire, con volumi continui seppur limitati. I numeri dell’anno precedente erano un miraggio lontano, ma ci siamo comunque considerate fortunate, perché in confronto ad altri settori pesantemente colpiti il nostro sembrava poter sopravvivere.
Nuovi clienti
In alcuni casi abbiamo acquisito nuovi clienti, con attività diverse rispetto a quelle abituali, appartenenti a settori emergenti proprio in tempi di pandemia.
Abbiamo tutto sommato avuto vita più facile perché la professione del traduttore è duttile, si può svolgere ovunque, anche in una stanza, e necessita solo di un computer e di una buona connessione a Internet. Inoltre i traduttori sono noti per la loro estrema flessibilità, quindi dopo il brusco impatto iniziale tutti ci siamo riorganizzati per far fronte alle nuove esigenze.
Servizi di interpretazione e corsi di lingue
Non è andata così bene invece per quanto riguarda i servizi di interpretazione e i corsi di lingue, che sono rimasti bloccati per un tempo più considerevole.
Abbiamo poi scoperto che anche in quel caso potevamo utilizzare piattaforme che ci aiutavano a comunicare a distanza, pur con tutte le difficoltà che la connessione talvolta comporta, riproponendo, sebbene in forma più impersonale, le condizioni lavorative a cui eravamo abituati.
Il contatto umano ne risultava fortemente impoverito, ma pazienza, bisognava fare di necessità virtù, eravamo in emergenza!
Tiriamo le somme
In questo ultimo difficoltoso anno non ci siamo mai fermate, cercando di riproporre, con modalità diverse, la nostra professionalità, offrendo il nostro supporto in nuove forme. Speriamo di esserci riuscite; non sempre il mondo esterno ce lo ha permesso, vedi per esempio il settore della pubblica amministrazione, ma questa è un’altra storia, ve la raccontiamo la prossima volta.
Permetteteci per ora di nutrire un blando ottimismo; cerchiamo di guardare avanti, come è nostra abitudine, sperando che il peggio sia veramente passato.